Una Vita di Giorni Impossibili
di Tabitha Bird
Biplane Editore – settembre 2020
Traduzione di Sabrina Campolongo e Alessandra Patriarca
Copertina di Niccolò Pizzorno
pp. 409 – euro 16,00
Willa Grace Waters vive a Boonah in Australia ed è la protagonista di questo romanzo di violenze fisiche e psicologiche che il padre ha inferto alla madre, alla sorellina Lottie, al suo cagnolino e a lei stessa. Tabitha Bird sceglie di raccontare questa storia attraverso la lente leggera del realismo magico dove comunque non fa sconti: il dramma vissuto è presente come lo è anche la forza della protagonista che non si arrende e cerca ogni modo reale o immaginario di risolvere questa tragedia familiare.
Willa devi essere coraggiosa molto di più di tante bambine della tua età!
Hai otto anni ma la salvezza della tua famiglia dipende da te. Ogni giorno cerchi di trovare un modo per vivere una vita sicura, in una casa in cui non si sentano più le urla e i pugni attraverso i muri e il rumore della testa di tua madre sbattuta contro la porta del bagno. In questo inferno per fortuna esiste Nonnina, le sue gemme di marmellata, uno scatolone che un giorno è arrivato per posta, una voglia inesauribile di raccontare storie e gli stivaletti di gomma dai colori vivaci.
Super Willa è molto brava, le storie che racconta attraversano confini, solcano oceani e approdano… dove?
Willa di Mezzo ha trentatré anni un marito, due figli di nome Eli e Seb e una casa pulita e sempre in ordine. Potrebbe sembrare che i drammi del passato siano rimasti nel passato, ma non è così e tornano ogni volta che Lottie la chiama, ogni volta che Lottie è nei guai per droga, alcool o per un fidanzato violento.
Un giorno suo marito Sam le ha consegnato una cartolina per un pacco da ritirare presso l’ufficio postale: un pacco che parla di seminare un oceano in giardino, e la cartolina è finita in un cassetto.
Silver Willa ha novantatré anni, cammina aiutandosi con un deambulatore, ha una collezione di stivali di gomma colorata, scarpe con il tacco e una mente che ogni tanto dimentica, disperde ricordi.
L’urgenza di non dimenticare è dolorosa: ci sono cose di cui è sicura, ci sono date del passato, fatti che non dovevano succedere, pacchi da spedire, e sono state tutte rigorosamente elencate nel taccuino che tiene sempre con sé.
E poi un barattolo di marmellata piena d’acqua viene svuotato sotto l’albero di mango e un oceano giardino prende vita.
In questo luogo senza tempo s’incontrano le tre Willa, hanno molto da raccontarsi, drammi mai risolti, tragedie che non sono ancora accadute e trovare il coraggio di raccontare le botte e le violenze, di avere il coraggio di fare la cosa giusta.
E poi c’è Nonnina: una donna, un porto sicuro, la custode dei momenti magici, la custode di una vita spensierata e coccolata.
Ho letto queste pagine tifando per Willa in tutti i suoi momenti, ho guardato nella mia cassetta delle lettere sperando che la me stessa piccola mi avesse scritto di sogni futuri e la vecchia che, chissà dove sta in questo momento, mi raccontasse di quanto ancora posso fare(?) ma la mia cassetta della posta resta vuota.
Una tenerezza infinita per Silver Willa e la sua urgenza delle cose importanti che vanno oltre le difficoltà, che non tengono conto del tempo e della fretta, ma solo del sentimento.
Un abbraccio anche a Willa di Mezzo: la donna che pensa di avere giornate piene solo dei problemi quotidiani di una madre di figli piccoli e invece ha una fragilità estrema che rischia di esplodere a ogni refolo di vento.
Molte corse emotive ti aspettano tra le pagine di questo romanzo lungo una vita, attraverso confini invalicabili… ma che Tabitha Bird garantisce possano essere attraversati.
Molto del romanzo è ancora celato tra le pagine che non vi ho raccontato: frasi ed emozioni, magia e tragedie, oceani in giardino, gemme di marmellata che guariscono un cuore ferito anche se per quanto mi riguarda sono i luoghi il mio cerotto per l’anima.
Carissimo lettore preparati che un pezzo di quell’oceano giardino è lì anche per te.